IL PIZZO DI CANTÙ
L'ARTE DEL MERLETTO
Il Pizzo di Cantù è un merletto fatto a mano al tombolo, un cuscino cilindrico su cui viene fissata una cartina con un disegno da seguire e su cui viene fissato l’intreccio con degli appositi spilli.
I fili che vengono intrecciati sono lavorati tramite dei fuselli, bobine di legno che producono un suono chiamato “il canto degli oss” durante la lavorazione.
E’caratterizzato da disegni curvilinei detti “bisetta” e solitamente utilizzato come centrino ornamentale o come elemento decorativo per l’abbigliamento.
LA STORIA
IL TERRITORIO E LE DONNE
Il pizzo al tombolo sembra essere arrivato a Cantù attorno al XI-XIII sec grazie all’iniziativa di un ordine religioso femminile, le Benedettine o le Umiliate, o, più tardi, le Agostiniane.
I lavori cosiddetti “donneschi” erano frequenti tra le mura claustrali, dove le donne realizzavano preziosi manufatti destinati all’arredo sacro, e negli istituti scolastici retti da religiose.
Testimonianze documentarie seicentesche dimostrano come le religiose del monastero di S.Cecilia a Como avessero nella loro dote spirituale “un coscino per cucire ed un altro per fare pizzi”.
E’ possibile che dai monasteri l’insegnamento sia stato diffuso nelle campagne lombarde, dove la realizzazione di trine al tombolo entra nelle case e l’insegnamento viene tramandato da madre in figlia.
Le cartine, tracce con i disegni da seguire per realizzare l’intreccio, sono gelosamente custodite.
OGGI
Oggi a Cantù il pizzo viene realizzato e promosso da gruppi di merlettaie e scuole private, con una produzione principalmente destinata al tempo libero.
Le nuove generazioni sono scarsamente interessate a imparare questa tecnica, la lavorazione richiede molto tempo e pazienza.
Il pezzo finito risulta molto prezioso e fin troppo delicato per lo stile di vita contemporaneo: spesso i pizzi restano chiusi nei cassetti per via della loro scarsa praticità.
Molti i nomi di designer illustri che si sono cimentati nel disegnare merletti, mettendo i loro progetti nelle “mani d’oro” delle più importanti maestre merlettaie canturine per realizzare pizzi d’autore di grande fascino: da Alessandro Mendini a Ugo La Pietra, da Luca Scacchetti a Patricia Urquiola...
Agnese Selva e Bettina Colombo con l’apertura del loro laboratorio di artigianato tessile UNPIZZO, sviluppano e realizzano le loro creazioni rivedendo e correggendo l’arte del pizzo di Cantù con l’obiettivo di valorizzarlo e ripensarlo, conservandone però alcune caratteristiche.
La base del loro progetto è quella di portare il pizzo nel contemporaneo rendendolo utilizzabile, cioè trasformandolo in un oggetto che non sia solo decorativo ma anche funzionale.

